La notte
Milano, 19.05.2003
 
È l’amica perfetta del cuore, la notte,
la mano fra i capelli di stelle cadenti,
per gli insonni è la storia di sempre
un’attesa il silenzio dei passi,
			la notte.
È voltarsi di scatto nel rumore già visto,
è il sudore disciolto su qualche imprevisto,
un amore consumato fra cosce e sospiri,
un bimbo nel cielo, fra le braccia di Dio,
			la notte.
È lo spazio fra un sì e un no mai dato, la notte,
un tratto di penna intorno ai tuoi sogni,
il luogo in cui eterno un abbraccio è perduto:
le candeline, la torta, il fuoco ed il fiato,
			la notte.
Una scogliera di monti e colline di fine serata,
il sole dell’anima, una pioggia, i pensieri,
il coraggio degli ultimi e il rimpianto dei primi,
è un piccolo innocente desiderio è
			tutto
ciò che il giorno trascina al largo il mattino,
il salotto, l’attesa, una stanza da letto,
una casa in cui il mondo può entrare
in cui torna e ritrova il cammino,
			la notte.
È ciò che si dice e si spera e si ammira
il suono dell’altro, dell’altro il respiro
lo sguardo dell’ultimo pensiero pensato
fra i tanti lasciato a pensare da solo,
			la notte.
È la pietà che passa e si ferma, la notte,
ti guarda e sorride e ti tiene la mano
in cui ogni cosa si stende e dilata
e si sposta fra i sogni e il passato,
			la notte.
È una brezza infinita, accarezza la luna,
a lutto vestita quando si è soli, la notte,
il sole, quando si è stanchi di amare,
l’amore, quando si è pronti a capire.

 
Copyright (C) 2003 Riccardo Bagnato [www.bagnato.it]
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