Milano
Milano, 08.04.2003
 
L’ombra lo copre
rimane il fiato
riprende il passo
scorre tra i vetri
gesti appesi, spesi
a qualche errore.
Chiunque negli occhi
e s’avvicina,
l’ombra svolta
e sullo specchio
trascina il resto.
Rimane soltanto
cammina di bolina
ringhia il tempo
passa l’orda
la selvaggina
e tutto sprofonda
nel ruggito del sudore.
Gesti alzati in fretta
strappi, sguardi
dei tanti, dei molti
drappi di speranza
e tutto fuori è smog
lo stop, la siga, la mattina:
Milano ti amo, ma
non è la vita no
che volevamo:
conosco ormai a memoria
come inciampare in due parole
in queste sere
senza te, insieme a questa
cosa infame e dentro,
appiccicata, piccina
primavera occidentale.

 
Copyright (C) 2003 Riccardo Bagnato [www.bagnato.it]
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