Avventato mondo
Milano, 13.02.2003
 
Cosa ne facciamo di questo
momento immenso in cui viviamo?
Uomini e donne di questo mondo
noi che non possiamo
abbracciare i venti,
stringerli per sempre ai nostri desideri,
che non capiamo
i cieli grigi che si aprono
a un sospiro fra le nubi,
e fanno male dentro al cuore.
Le nebbie arrotolarsi
fra i no dell’Universo,
e i sì di un lieve invito
abbandonando il nostro preferito
nascondiglio per seguire
l’orizzonte dove l’incertezza
posa e curva e perde
la sua forza.
Avventato mondo
da queste rime dunque
prendi il volo,
e dal ciglio di un pensiero mai pensato
pronuncia l’ultimo mio grido,
fra i canneti lungo l’argine
ed accarezza
il tempo che ti passa intorno
lasciando tutto indietro
nell’abbraccio di un ricordo.

 
Copyright (C) 2003 Riccardo Bagnato [www.bagnato.it]
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