Amici
 
Fragili menti che non conosco più
le voci oblique,
che non ti lasciano un momento
abbandonare quell’angolo di universo,
in cui ti han detto un giorno,
in cui ti hanno scavato intorno
e ti nascondono fra i bisogni l’oro.
Il rapimento è durato troppo a lungo,
confidando nel riscatto del reale
eterno dialogare fra il bene e il male.
Deboli complessità, pozioni magiche, banalità,
di una trincea avete avuto,
incollate al traguardo, incerte sui bordi
ragione del mondo, della scienza, delle comodità.
Ma non verrà nessuno domani:
Godot è morto, e il tempo ha fatto il resto.
Ha cancellato le orme, ed è risorto,
ha smaltato la terra di azzurro,
e lasciato scivolare le ultime parole
sul fiume dell'esperienza fino alla fine.
Fino a questa tenera dittatura marina,
ultima materna mossa della regina
a spasso per lo scacchiere di onde e sale,
che affacciata sul mondo, oltre l’orizzonte
da quel luogo inesistente non mi vede
e rimprovera ancora le sirene.

Milano, 31-10-2002
Copyright (C) 2002 Riccardo Bagnato [www.bagnato.it]
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