L'ideologia | ||
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Quando si confonde una parte con il tutto ogni dubbio, ogni critica, qualsiasi cosa diventa giusta, un'offesa irrinunciabile. Quando si confonde una parte con il tutto ogni ferita sembra e “finalmente” s’apre qualche cosa fra le mani, ma non è niente. La chiamano sineddoche o metonimia, quando si confonde una parte con il tutto, nascondigli astuti per la paura di sbagliare. Quando si confonde una parte con il tutto bisognerebbe ritornare, coi piedi per terra, evitare soprattutto l'arroganza della storia. Quando si confonde una parte con il tutto, chissà com'è, ma quella parte è sempre questa la nostra, di qua da qualche linea con noi stessi. Quando si confonde una parte con il tutto, succede che si vive un'altra cosa, piano piano: e si svanisce e vaffanculo, perché è lei che amo. La guardi per un po', per forse un secolo, fino a quando non rimani solo, con lei s’intende, e ti manca il coraggio delle cose. Quando si confonde una parte con il tutto, tutto sembra incastrarsi perfettamente, si mette in soffitta tutto ciò che ti fa male. Quando si confonde una parte con il tutto, si semplifica, si divide: noi e loro buoni e cattivi, chi ha torto e chi ha ragione. I sogni allora, l'identità e le decisioni diventano stracci appesi a tutto ciò che rimane, che sei riuscito a sottrarre all'alluvione. |
Milano, 28-09-2002
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Riccardo Bagnato [www.bagnato.it]
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