L'appartenenza
 
Ma io sono con te ogni giorno,
perché di te ho bisogno.
Se mi vedi in un angolo,
insieme alle mie parole,
dentro alcune voragini senza urlare,
proprio dove sei tu e solo dove sei tu
posso ascoltare la mia voce
e forse un giorno,
guardandoti allo specchio potrai vedere
il mio sogno come scritto sull’acqua:
capire, un gesto, amare, la direzione,
dare, un segno, l’appartenenza.
Ora però aspetta,
l’inverno è alle porte,
e la memoria gioca di nuovo
con l’unica cosa,
che mi rimane.
La conduce per poi svanire,
come dopo un piano,
lento camminare di parole
nel giardino in cui il silenzio
recita la parte del dolore.
E’ la distanza, è l’assenza, la musica,
è mattino. E un nuovo giorno appartiene
al passato, appena nato, e sviene
fra le tue braccia
che ho nel mio ventre.

Milano, 27-09-2002
Copyright (C) 2002 Riccardo Bagnato [www.bagnato.it]
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