An meinen kleinen Radioapparat
Berlin, 26-10-1998
a T***
 
Tu, che porto sempre appresso
in trincea
non smettere mai ti prego
di darmi notizie dei miei nemici.
Del loro livore, della vendetta
al mio strano orecchio del mio dolore.
Del mio inutile fucile
delle loro vittorie, della mia paura
e prometti
che non sarai mai muta anche quando
dovrò far tutto d'un fiato
la Frankfurter Allee da solo, di giorno.

Nasconderò il fucile,
come nascondo il mio amore
quando il nemico mi verrà davanti
quando tu suonerai e dovrai suonare
qualcosa di dolce, di sottile
di commovente, di convincente
perché non voglia sparare
perché non possa nemmeno
e in quel tempo vivrò per un attimo
poi potrai parlare, cambiare trasmissione
disturbare questo disastro poetico
ed io potrò morire
con un colpo solo dentro la testa
un foro preciso per l'altra parte del mondo.

Non smettere mai ti prego,
sono le mie orecchie la salvezza
ché il sapore e gli occhi e l'odore dei morti
li ricordo e li conservo mio malgrado
ma il suo no.

Copyright (C) 2001 Riccardo Bagnato [www.bagnato.it]
La copia letterale e la distribuzione di questo testo nella sua integrità
sono permesse con qualsiasi mezzo, a condizione che questa nota sia riprodotta.