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Modena, 27-08-1997
 
Tu che mi hai rubato il tempo
da sotto il cuore,
ed io che ancora ne sento
l’odore. Io, che non so dove finisco
io, che non ti preferisco più,
tu che non sai più amare
ed io che non so più
soffrire.
Ma quando sembri assomigliare
a quei rossastri orizzonti e il sole
tramonta dolcemente sul mio petto,
seducente clima... potrebbe piovere
per giorni interi, nevicare
e poi potrebbero abbracciarmi
i tuoi raggi per l’eternità e amare
sarebbe solo un modo
confuso, furtivo percui credere
nella verginità, pallida palude,
implacabile inverno
dei piaceri acuti sul ghiaccio della vita
potrebbero allora scivolare
sul mio cranio inclinato
i tuoi denti, le tue dita, e il mio grido
avrebbe allora ragione del tuo fiato.

Copyright (C) 2001 Riccardo Bagnato [www.bagnato.it]
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