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Genève, 18-06-1997 |
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Come posso scordare i sogni che perforano la notte come neve sul mio corpo e scioglie i dubbi che vengono a disfarsi dolci e sonori flettendosi in questa lacrimevole diplomazia sul dorso gli sguardi glabri e invisibili sui gladioli bagnati all’alba di una paura più alta ancora; come il seno di una donna sperato fra le mani per le ore che rimangono, rimango lì attendendo a scrocco converso con dolcezza con quella ragazza impaurita, e sedotta dai versi che faccio fossi da dentro una caverna a divorare rompendone le ossa il segreto fra le sue gambe. |
Copyright (C) 2001 Riccardo Bagnato [www.bagnato.it]
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