Variazione | ||
Strasbourg, 21-02-1997 |
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Un gemito, un breve riassunto pianto, da qualche orifizio o sibilante schianto di parole o smorfia, a cruciverba nel crocevia dei monologhi forgiati in questo rigo teatrale, labirintico senza siepi la cui uscita non tollera conclusioni qualsiasi né l’infinito esigente quanto distante, essere e non essere: polemica geografica senza una chiara destinazione né partenza, e pertanto partire, né una qualsivogliasi a piacere cielagunosa preziosa azione, ti ho scritto per giorni, per ore e per minuti dettagli del corpo a sonagli d’un ricordo e secondi fini; pure rimango a far prove d’un’apocalisse impossibile ustioni, della realtà, della fantasia con la vita, la verità, del colore corrusco della mia ossessa decisione: rivoglio ciò che le metafore m’han preso: la mano, il gesto della vita che m’incalza questo squinternato dito in alto, mirino puntato nel dire: finalmente, ho finito, addio. |
Copyright (C) 2001 Riccardo Bagnato [www.bagnato.it]
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