Parlo da dove | ||
Berlin, 02-06-1998 |
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Parlo da dove mi porta il cuore da dove mi ha infine portato. Si accende una luce. Era tutto buio. Ripetitivo buio, e non ne vado fiero. Ho visto così la fortezza e non me ne sono andato: avrei dovuto? Se era qui che mi doveva, se è questo il luogo. Sentivo solo la differenza: dolce salata. Come quelle rare volte in cui mi ero spinto e l’aria pulita e la pioggia o più volte mi ero visto. Ora, invece, sono qui appeso fuori alla fortezza e sento la differenza. La guardo: mi sembra piccola e pertanto, da quanto tempo è che vi giro intorno? Che non mi spingo più oltre i fondali di cui conosco le abitudini? Ancora questa differenza, difficoltà da subito a rispondere, a decidermi ad andare. Ma ormai tutta la patina scivola, che il sole e il buio, ormai: non posso tornare. La fortezza è piccolissima una sagoma e poi non c’è più. Potrei abbandonarmi e sicuramente da qualche parte saresti tu, ma la luce, e questa sensazione di sporco salino che scivola sul mio cammino e la sua superficie sempre più in là. Sempre più in là. Poi. Non serve a nulla Nella torre di Merlino, Agitarsi non serve a nulla. |
Copyright (C) 2001 Riccardo Bagnato [www.bagnato.it]
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