Tu sei quello | ||
Berlin, 10-08-1998 |
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A un critico | ||
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Tu sei quello che vuole essere ricordato appeso e incorniciato in un museo importante. Tua madre fu il significato dei suoi figli, e dei tuoi forse, ma tu non sei mai stato il figlio di tuo padre. Come sarebbe stato invece con un fucile in mano. Ognuno porterà la morte al suo futile compimento, la vita nei ricordi altrui in cui potrai anche riconoscerti se vuoi oppure toglierti di mezzo tagliarti queste mani così che non potrai volare. Ma il tuo buio ha ancora una buona ragione, il sangue di ogni tenerezza, dove giace ciò che non abbiamo fatto, che potevamo, ma quel giorno sapevamo riconoscere soltanto come il miele lungo il senso sulle dita, di quelcun altro nella bocca senza alcuna fatica, che non sarebbe mai finita. |
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