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Abbiamo letti scavati dall’amore che non abbiamo amato veramente, dove fanno le radici le canzoni, il dolore con cui abbiamo ignorato simultaneamente le rime e le assonanze con ciò che è giusto. Siamo partiti come quei lupi di mare che fingono di sapere bene dove vanno, ma che in realtà non sanno più che fare appena usciti dall’orrizonte e stanno per giorni e mesi fra i dubbi della brezza. Abbiamo visto terre e genti diverse così lontane da sembrarci finalmente le nostre battaglie vinte e non perse, il nascondiglio migliore della mente un segreto mantenuto senza sforzo. Ma siamo tornati di notte fra le onde di un mare immaginario e sordo e abbiamo attraccato sulle sponde del solito errore, in silenzio, nel fiordo di qualcosa mai visto e curvo. Terra! |
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(Modena, 24-04-1999) | |||
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