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Una lacrima che sa tutto tutto ciò che c’è da sapere, che sa del miele e del rancore che finisce per seccare sulla pelle di una decisione, mi ha inseguito fino al cuore poi di lì ha continuato in ciò che resta del passato e a nutrire ha saputo solo le radici del mio alfabeto. Una lacrima fasulla è scivolata lungo il cielo dalle ciglia di una nube scura raccogliendo tutti gli umori e spargendo un po’ di sollievo. Piroettando a testa bassa pallidissima penetrò in una pozza lungo la strada e da quel giorno si cercò si cercava e non si trovava. Una lacrima imbarazzata si è incastrata fra il collo e il fiato e mi puntava dritto il dito e mi accusava di averla amata e mi accusava di averla amata. Una lacrima che non sa nulla non esiste nemmeno al buio anzi dentro a queste canzoni, le più buie fra le mie illusioni, si nasconde dolcemente una lacrima prontamente che per scrivere una storia sullo scatto di un applauso scenderà nella memoria nella nostra quasi per caso. |
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(Modena, 12-01-1999) | |||
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