Il bambino misterioso

 
 
Soffia il vento sulla terra,
nel buio piange un bimbo.
Le fronde coprono le grida
e senti solamente il pianto
incollarsi a quello di una volta.

S’alza la tempesta sulla terra,
nel buio trema il bimbo.
Il vento cela un'altra voce
e senti fremere il tuo corpo
ormai gelido, e impaurito.

Scoprono frattanto i lampi
l'orizzonte più lontano,
si muovono le foglie,
i tuoni cadono più forte
e chiudi gli occhi dal rumore.

Cadono le gocce sulla terra
nel buio urla quel bambino
"Piccolo, non piangere!
Dimmi, che succede?
C'è qualcuno?"

S'inonda la campagna
di luce, d'acqua e di riflessi,
le fronde coprono la scena
e vedi solo una figura immobile
e senti piangere il bambino.

Il vento spezza la campagna
nel buio tra le fronde un bimbo
curvo e pallido si muove,
sei tu che urli e tremi questa volta
tra le frasche e ti nascondi.

Si avvicina il cielo e si allontana
e in quel luogo vedi il viso.
Le nuvole, il vento, i lampi,
i tuoni e trema il mondo.
Ti curvi e piangi e osservi
grandi e fresche le orme
vicino ai tuoi piedini sulla terra.

Alzi gli occhi e tra le fronde
vedi solo quella sagoma
fissa, immobile e paurosa.
Piangi, urli e ascolti
qualche frase e ti addormenti,
mentre il vento muore
muore in te quello che resta
di quel pianto che non c'è.

La tempesta è ormai lontana
"dormi bimbo mio".
I tuoni, schierati all'orizzonte
scandiscono il silenzio,
quando in casa cercherai
sudato nel tuo letto
di spiegare perché piangi.
 
(Modena, 01-12-1999)
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