|
|
|||
Solo chi la nostalgia conosce sa quanto soffro. Solo e abbandonato da ogni gioia sento il firmamento da ogni parte scivolare nel mio cuore. E mentre piove penso, guardo alla finestra e per non farlo solamente piango. Chi conosce, chi ha amato in questa stanza ora traccia come il vento sull'oceano incontinente la sua nuova rotta e svanisce negli occhi il sole nell'orizzonte la speranza e dentro al buio trascina tutto. Tu vuoto, tu spaventoso vuoto ogni suono in te si perde in qualche eco imbecille sempre più debole sempre più flebile. Tu vuoto, cosa potrà mai fare il mio povero dolore contro le tue accuse trasparenti contro le tue forze invisibili e sicure e gli attacchi così precisi, così suadenti? Quando un'abitudine sarà quanto mi resta della mia sola solitudine in quella stanza? |
|||
(Berlin, 23-02-1999) | |||
Copyright
(C) 1998-2002 Riccardo Bagnato [www.bagnato.it] La copia letterale e la distribuzione di questo testo nella sua integrità sono permesse con qualsiasi mezzo, a condizione che questa nota sia riprodotta. |
|||