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Fino alla casa della mia amata un giorno mi son spinto, fino alla fine dei pensieri di quel giorno, di quell'ora quando l'ultima speranza si sfarina, quando sola, oltre le barriere del buon senso, ha lanciato il proprio cuore. Con più mi avvicinavo poi con più sentivo quei tamburi più forte battere e ridere di noi e con più affrettavo il passo, all’unisono in silenzio raggiungevo come d'autunno una foglia secca e svelta la terra. E davanti a quella, ho guardato di scena in scena affondare gli occhi nella notte lasciando una ferita nel passaggio, seguendo della luna un raggio fino al volto del mio cuore. Se mi fossi alzato, mi son detto, senza pensarci sopra e sotto il fuoco delle lacrime di me stesso fossi morto, se almeno non mi fossi mai lasciato esangue scandire attimi e secondi; se avessi tirato dritto quando, richiamando l’attenzione del nemico, l’avessi visto accennarmi un motto: se avessi tirato dritto, avrei di certo ucciso, tutto, ma non avrei sofferto, avrei sbagliato, ma non a lungo, avrei, ma in fondo, avrei perduto il paradiso e non avrei vissuto. |
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(Berlin, 22-04-1999) | |||
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