Fino a casa

 
 
Fino alla casa della mia amata
un giorno mi son spinto,
fino alla fine dei pensieri
di quel giorno, di quell'ora
quando l'ultima speranza
si sfarina, quando sola,
oltre le barriere del buon senso,
ha lanciato il proprio cuore.

Con più mi avvicinavo poi
con più sentivo quei tamburi
più forte battere e ridere di noi
e con più affrettavo il passo,
all’unisono in silenzio raggiungevo
come d'autunno una foglia
secca e svelta la terra.
E davanti a quella,
ho guardato di scena in scena
affondare gli occhi nella notte
lasciando una ferita nel passaggio,
seguendo della luna un raggio
fino al volto del mio cuore.

Se mi fossi alzato, mi son detto,
senza pensarci sopra e sotto il fuoco
delle lacrime di me stesso fossi morto,
se almeno non mi fossi mai lasciato
esangue scandire attimi e secondi;
se avessi tirato dritto quando,
richiamando l’attenzione del nemico,
l’avessi visto accennarmi un motto:
se avessi tirato dritto,
avrei di certo ucciso, tutto,
ma non avrei sofferto,
avrei sbagliato, ma non a lungo,
avrei, ma in fondo, avrei perduto
il paradiso e non avrei vissuto.
 
(Berlin, 22-04-1999)
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