Tutti dicono Germania Germania | ||
Milano, 11-04-2001 | ||
|
||
E’ dieci anni che sto davanti Allo stesso Sospeso in aria Dieci centimetri lungo la spalla Dal fiato al collo punto. Che sospira le mie parole Che pungolano il ventre che ho in testa E che il forcipe dei gesti Non riesce ad alleviare. Dieci anni che mi pongo E semino l’ombra che porto appresso. Una questione di decoro, Decenza quotidiana, tutto Dove ho creduto trovare un paese Dove le abitudini potessero spogliarsi Come il rumore spoglia il silenzio Del suo involucro sagace. Sono tempi irragionevoli Si va a letto con i morti Per un verso o per l’altro Fra i cadaveri delle ambizioni E i simulacri del successo. Ma allora ogni sera che si mostra La sera come prima donna E applaude Al concerto dei miei affanni Facendo dei dolori un bel collier d’aria, contro il petto mi domando. Una fronte che opprime nella notte Il mio cuore defunto fra le smorfie E non dice nulla. Che dice alla vita basta E che ancora risponde Al silenzio del suo sguardo. Dieci anni e tu mi dici Torna. Ma chissà quando? |