L'amore | ||
Milano, 11-04-2002 | ||
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Un sera come questa curva di libeccio sulla notte, quando vado via, dopo averti detto tutto, e tu diverti le mie labbra col solo gesto di uno sguardo per riordinare il mondo forse, mettendo via le lacrime che hai dovuto scansare fra i calzini e le paure, e avermi per un istante è ciò che non ti serve più, quel poco di incertezze che non posseggo e che si srotola volgarmente dalle lenzuola in giù. |