Chiedo perdono  
Milano, 05-04-2002
 
 
Come ho potuto
Riguardando il tuo corpo, il tuo sorriso
In negativo mi domando
Lasciare le tue forme e andarmene a sbirciare
nella serratura di questi anni
Senza accorgermi del tuo non essere
Che l’imperfetta incarnazione
Del mio malessere oramai.
Quel tuo pudico baciare
Che dal petto al linguine
Annusava il punto esatto in cui
Mi avresti lasciato il segno
Ma soltanto un segno, e poi
L’imbarazzante ascesa degli impegni
Le fughe per le scale
Nei vicoli della disperazione,
al suono del dolore con cui
si lascia un altare dopo messa
e un morto nella cassa.
Ti chiedo perdono quindi
E tu perdonami se puoi.

 
 
Copyright (C) 2001 Riccardo Bagnato.