Canzoni dai boschi
 
 
Lascia dunque ti porti canzoni dai boschi,
affinché tu possa esser contento,
ascoltale tutte, da cima a fondo, leggi i testi:
ti mostrerò come cresce un giardino,
come riposa sotto un tiglio un vecchio,
ti inviterò a guardarlo come un bambino.
Potrai partecipare al coro allora, e questo
farà di te, te lo assicuro, un uomo onesto.

Lascia dunque ti porti canzoni dai campi,
pioggia estiva e rose già sbocciate
per le tue braccia e tuoi occhi stanchi,
per calmare il dolore e sanare le ferite.
Ti fermerai quando vorrai partire,
andrai lontano se vorrai ascoltare.
La vita è una lunga festa qui con me
con vino, birra o whisky brinderò con te.

Lascia dunque ti porti via la tristezza
blu cobalto del passato senza rinunciare
al suo richiamo eterno, all’amarezza
e insieme potremo finalmente passeggiare
nei luoghi ancora umidi di un pianto.
E un sorriso come il sole sul tuo volto
splenderà di nuova e infinita giovinezza:
abbi pazienza, discrezione, abbi fermezza!

Lascia dunque ti porti doni preziosi in omaggio,
odori e canzoni intersiate nel vento serale.
Qui la mano! Caro amico, coraggio!
Sono il vento per le tue vele, sono il mare,
la croce per il tuo chiodo fisso, il tetto
il giaciglio e il fuoco, la voce di un amore
frasi vere, musiche intonate e rime da giullare.
Queste canzoni dai boschi ti prometto
faranno di te, se le ascolti, un essere migliore!
Milano, 12-06-2002
Copyright (C) 2002 Riccardo Bagnato [www.bagnato.it]
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